Il Vello d'Oro è un manufatto leggendario della mitologia greca, centrale nella storia di Giasone e degli Argonauti. È il vello di un ariete alato, Chrysomalus, considerato sacro a Zeus.
La sua storia inizia con la principessa Ino che, per proteggere i suoi figli dalla sua matrigna Nefele, sacrificò un ariete alato con vello d'oro a Zeus. Questo ariete, Chrysomalus, portò i bambini Frisso ed Elle lontano dalla Grecia, attraverso i mari. Elle cadde in mare, dando il nome all'Ellesponto. Frisso arrivò in Colchide, dove sacrificò l'ariete a Zeus e donò il vello d'oro al re Eete, che lo appese in un bosco sacro ad Ares, custodito da un drago insonne.
La ricerca del vello d'oro da parte di Giasone e degli Argonauti è uno dei miti più famosi della mitologia greca. Pelia, re di Iolco, promise a Giasone il trono a condizione che recuperasse il vello d'oro dalla Colchide. Giasone radunò un equipaggio di eroi, gli Argonauti, e salpò sulla nave Argo.
Durante il loro viaggio, gli Argonauti affrontarono numerose sfide, tra cui le Arpie, le Simplegadi e diverse prove poste dal re Eete. Con l'aiuto di Medea, la figlia di Eete innamorata di Giasone, Giasone riuscì a superare le prove e a rubare il vello d'oro, addormentando il drago con una pozione fornita da Medea.
Il significato del vello d'oro è molteplice. Simboleggia ricchezza, potere, regalità e divinità. La sua conquista rappresenta un passaggio all'età adulta per Giasone e la prova del suo valore come eroe. La storia del vello d'oro è ricca di temi come l'ambizione, il tradimento, l'amore e la vendetta, e ha ispirato numerose opere d'arte e letteratura.
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